From 1994 the museum publishes a periodical scientific journal, Studi e Ricerche, as well as a series of monographs and articles of a naturalistic or archaeological interest.
Each year the Editorial Committee evaluates the publication of original contributions of high scientific value. Unpublished works in the field of natural sciences and archaeology are considered for publication, with preference for those pertinent to the Veneto region and in particular the area of Vicenza.
A maximum of 2 articles per Author/Co-Author will be considered for publication. The papers are first evaluated by the Editorial Board of the Journal, which submits them to peer review by external experts. Articles that do not respect the relevance of the journal or are clearly far from the quality standards of the Journal, may be directly rejected by the Editorial Board. The publication does not involve any cost for the Authors.
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2016
Frisone V; Pisera A; Castelli S; Preto N
COLLEZIONI DI SPUGNE FOSSILI EOCENICHE CONSERVATE PRESSO IL MUSEO “G. ZANNATO” DI MONTECCHIO MAGGIORE Journal Article
In: Studi e Ricerche, no. 23, pp. 15 - 22, 2016, ISSN: 1127-3100.
Abstract | Links | BibTeX | Tags: Demospongiae, Eocene, Hexactinellida, Italy, Museum collections, palaeoecology, sponges
@article{,
title = {COLLEZIONI DI SPUGNE FOSSILI EOCENICHE CONSERVATE PRESSO IL MUSEO “G. ZANNATO” DI MONTECCHIO MAGGIORE},
author = {Viviana Frisone and Andrzej Pisera and Stefano Castelli and Nereo Preto},
editor = {Associazione Amici del museo and Museo Civico "G. Zannato"},
url = {https://www.museozannato.it/02_frisone_pisera_castelli_preto/},
issn = {1127-3100},
year = {2016},
date = {2016-12-31},
urldate = {2016-01-01},
journal = {Studi e Ricerche},
number = {23},
pages = {15 - 22},
abstract = {Il Museo di Archeologia e Scienze Naturali “G. Zannato” di Montecchio Maggiore (Vicenza) conserva cinque collezioni di spugne silicee (Hexactinellida e Demospongiae) eoceniche della Valle del Chiampo (Vicenza) per un totale di 108 esemplari. Tali collezioni sono state fondamentali per recenti studi sistematici e paleoecologici. Le collezioni presentano 3 olotipi (Camerospongia visentinae Frisone, Pisera & Preto, 2016; Stauractinella eocenica Frisone, Pisera & Preto, 2016 e Hexactinella clampensis Frisone, Pisera & Preto, 2016) e 17 paratipi.},
keywords = {Demospongiae, Eocene, Hexactinellida, Italy, Museum collections, palaeoecology, sponges},
pubstate = {published},
tppubtype = {article}
}
Boscardin M; Daleffe A; Rocchetti I; Zordan A
CERUSSITE E SUA LOCALITÀ TIPO Journal Article
In: Studi e Ricerche, no. 23, pp. 29 - 34, 2016, ISSN: 1127-3100.
Abstract | Links | BibTeX | Tags: Cerussite, Italy, Type Locality, Veneto, Vicenza Province
@article{,
title = {CERUSSITE E SUA LOCALITÀ TIPO},
author = {Matteo Boscardin and Alessandro Daleffe and Ivano Rocchetti and Antonio Zordan},
editor = {Associazione Amici del museo and Museo Civico "G. Zannato"},
url = {https://www.museozannato.it/04_boscardin_daleffe_rocchetti_zordan/},
issn = {1127-3100},
year = {2016},
date = {2016-12-31},
urldate = {2016-01-01},
journal = {Studi e Ricerche},
number = {23},
pages = {29 - 34},
abstract = {La cerussite, carbonato di piombo dalla formula PbCO3, è un minerale conosciuto fin dall’antichità, ma solo al 1565 risale la segnalazione della località di provenienza individuata genericamente come territorio Vicentino. Attualmente, quando viene istituita una nuova specie mineralogica, è fondamentale indicare dove è stato raccolto l’olotipo, ovvero la provenienza del primo campione di riferimento sul quale sono state fatte le analisi e gli studi, detta anche Località Tipo. Assegnare ad un luogo il privilegio di Località Tipo di un minerale è però problematico per quelle poche specie note all’uomo fin da tempi remoti. Tra queste ve ne sono alcune come quarzo e calcite che ne sono prive e altre per le quali la Località Tipo è stata riconosciuta attraverso lo studio di documenti storici. In questo lavoro si ripercorre la storia alla ricerca delle prime segnalazioni del minerale cerussite.},
keywords = {Cerussite, Italy, Type Locality, Veneto, Vicenza Province},
pubstate = {published},
tppubtype = {article}
}
2007
Monaco P; Caracuel J E
IL VALORE STRATINOMICO DELLE TRACCE FOSSILI NEGLI STRATO-EVENTO (EVENT BED) DEL REGISTRO GEOLOGICO: ESEMPI SIGNIFICATIVI DA ITALIA E SPAGNA Journal Article
In: Studi e Ricerche, no. 14, pp. 43 - 61, 2007, ISSN: 1127-3100.
Abstract | Links | BibTeX | Tags: event beds, Italy, Stratinomy, trace fossils
@article{,
title = {IL VALORE STRATINOMICO DELLE TRACCE FOSSILI NEGLI STRATO-EVENTO (EVENT BED) DEL REGISTRO GEOLOGICO: ESEMPI SIGNIFICATIVI DA ITALIA E SPAGNA},
author = {Paolo Monaco and Jesus E. Caracuel},
editor = {Associazione Amici del museo and Museo Civico "G. Zannato"},
url = {https://www.museozannato.it/04_il-valore-stratinomico/},
issn = {1127-3100},
year = {2007},
date = {2007-12-31},
urldate = {2007-01-01},
journal = {Studi e Ricerche},
number = {14},
pages = {43 - 61},
chapter = {4},
abstract = {Viene evidenziato il valore stratinomico delle tracce fossili, prodotte da organismi in ambiente marino, negli strati evento del registro geologico. Numerosi sono gli esempi di ritrovamenti significativi, molti dei quali totalmente inediti, provenienti da strati evento del Mesozoico e del Terziario dall’Italia e dalla Spagna. Si possono individuare essenzialmente 6 classi, utilizzando la classificazione di Martinsson rivista ed ampliata, che servirà anche come ipotesi di lavoro per studi futuri: 1) hypichnia sensu stricto, o sistema di tracce ereditate da fasi precedenti e preservate alla base dello strato come riempimento; 2) falsi hypichnia (endichnia discendenti), intendendo quelle tracce che si vanno ad originare all’interno dello strato discendendo progressivamente fino alla posizione di hypichnia; 3) endichnia sensu stricto, raggruppando molte tracce differenti che si originano all’interno dello strato a varie posizioni; 4) endichnia ascendenti, che dall’interno tendono a salire verso la superficie in funzione delle variazioni dei regimi di sedimentazione; 5) crossichnia o colonizzatori multistrato che attraversano indifferentemente più strati diversi; 6) epichnia, quando si collocano al tetto dello strato e spesso comprendono le tracce lasciate da organismi vagili che si spostano o stazionano sul fondo marino. Vengono inoltre riportati alcuni esempi di ichnoguilds (corporazioni di tracce) e di ichnotiering (zonazione verticale delle tracce fossili). Gli esempi dimostrano che le corporazioni zonate si originano al variare di certe ben precise condizioni nell’ambito dello strato-evento, lasciando tuttavia aperti un gran numero di interrogativi sugli organismi responsabili e sulle condizioni del contesto ambientale. L’analisi stratinomica rappresenta una via maestra per approfondire la suddivisione delle ichnofacies, il cui utilizzo attualmente non è di facile e diretta applicazione in campagna, ed è forse uno strumento tra i più promettenti per la comprensione del significato ambientale dei depositi bioturbati nel registro geologico.},
keywords = {event beds, Italy, Stratinomy, trace fossils},
pubstate = {published},
tppubtype = {article}
}