Associazione
Amici del Museo

Dal 1992 il gruppo che sostiene e propone le attività scientifiche del Museo Zannato

La storia dell'associazione

Fondata nel 1992 da un gruppo di amatori paleontologi e mineralogisti, l’Associazione Amici del Museo si dedica sin dalla formazione alla ricerca e agli studi territoriali. Nel corso degli anni sono aumentati i settori di interesse, andando dall’archeologia, alla botanica, dall’entomologia, alle scienze naturali in genere.

L’associazione si avvale della collaborazione dell’Amministrazione Comunale di M. Maggiore e della Soprintendenza ai Beni Archeologici del Veneto.

Attività

Tra le attività di maggior rilievo vanno ricordati lo scavo della Lovara (sotto la direzione del prof. De Guio), lo scavo di Castelgomberto (per la messa in luce di tronchi di palma fossile), lo scavo ai Castelli Superiori di Montecchio ( per mettere in luce un villaggio dell’età preromana), lo scavo di una villa romana nell’attuale parcheggio dell’ospedale di Montecchio, il rinvenimento di un corredo funebre unno nella cava di Canova.

Laboratorio

L’associazione mette a disposizione di iscritti e di simpatizzanti un laboratorio di analisi mineralogiche, dotato di uno spettrofotometro infrarosso. Tale attività di analisi, grazie alla competenza del nostro socio Matteo Boscardin, ha una credibilità ed una visibilità che vanno ben oltre i confini regionali.​

Territorio

Per motivi storici e pratici, l’azione del Gruppo si concentra sulla provincia di Vicenza e in particolare sui Comuni che fanno parte del Comprensorio Museale: Montecchio Maggiore, Brendola, Trissino, Castelgomberto, Montorso, Arzignano, Montebello, Sovizzo e Zermeghedo.

Non sono escluse, tuttavia, delle puntate al di fuori della regione: tra tutte basti ricordare le due piacevolissime escursioni alla ricerca dell’oro alluvionale nei torrenti Elvo e Orba (in Piemonte).

Deep Time Crabs

Ideato e promosso dagli Amici del Museo Zannato, il film documenta le attività di ricerca pulizia e studio che il gruppo di studiosi svolge da anni con lo scopo di salvaguardare e valorizzare il patrimonio paleontologico, soprattutto carcinologico, del territorio vicentino.
Una immersione del tutto inedita in un mondo acquatico che non esiste più.
Un viaggio emozionale negli abissi cronologici del tempo profondo.

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