Cento anni
di Museo Zannato

Fondato nel 1922 dal Cav. Giuseppe Zannato, espone oggi reperti unici, dalla preistoria all’Alto Medioevo. La sezione naturalistica conserva una delle maggiori collezioni paleontologiche del Veneto.

Archeologia e Scienze Naturali

Il Museo conserva ed espone testimonianze archeologiche e naturalistiche relative al territorio dell’Agno-Chiampo, svolge attività di ricerca, di didattica e divulgazione.

È il punto di riferimento culturale per i cittadini dell’Ovest vicentino su tutte le problematiche relative all’archeologia e alle scienze naturali. Si distingue per la sua importanza internazionale la collezione di granchi fossili; altre collezioni naturalistiche riguardano altri fossili del territorio e minerali e gemme del vicentino. Le testimonianze archeologiche vanno dalla preistoria a fino ai Longobardi.

Fondato nel 1922 come museo privato dal Cav. Giuseppe Zannato, diventa comunale nel 1983.
Nel 1983 inizia con tre sale, che salgono a sette nel 1998. In questo periodo la sede è nel seminterrato della Biblioteca Civica (Villa Lorenzoni). Dal 2007 occupa l’intero palazzo di Villa Lorenzoni e si compone di dodici sale, una grande aula didattica, laboratori, uffici.

Nei primi anni fu sostenuto da un varietà di collaborazioni, con ruoli diversi. In particolare si distingue, per il suo apporto costante e qualificato, il ruolo sostenuto dall’Associazione Amici del Museo. Non mancarono tuttavia un forte impegno della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto e dell’Università di Padova. Oggi queste collaborazioni proseguono, ma la gestione comunale diretta è assicurata dalla presenza in ruolo di due conservatrici (archeologa e naturalista), di un Direttore e di personale di custodia.

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