Una mostra temporanea sul Mondo Sotterraneo di Dante a 700 anni dalla sua scomparsa

Settecento anni fa Dante Alighieri si incamminava in una selva oscura, ridisegnando per sempre il  nostro modo di vedere il mondo sotterraneo. Il viaggio di Dante tra inferno e paradiso conteneva elementi fantastici, mistici, religiosi e sociali, ma era anche uno spaccato del pensiero e della concezione del mondo  del suo tempo. Nonostante i limiti e le conoscenze di quell’epoca, Dante racconta di fenomeni sismici ed atmosferici, sorgenti sulfuree e cavità sotterranee con un insolita precisione geologica. Racconta di un pianeta fatto di terre emerse a settentrione e acque a meridione, collocato di un universo tolemaico geocentrico.

Settecento anni dopo, il Museo Zannato ha provato a rileggere, con l’occhio del geologo moderno e con le collezioni naturalistiche e archeologiche del Museo, le opere di Dante e il suo mondo sotterraneo, in un viaggio che racconta la letteratura, le usanze, le rocce, i minerali e gli abitanti del sottosuolo. Una mostra temporanea dedicata al Sommo Poeta e alla sua rappresentazione dell’aldilà e del mondo sotterraneo. Un viaggio tra angeli e demoni, terremoti e sorgenti sulfuree, in una delle prime rappresentazioni geologiche dell’Italia del Trecento, per rileggerla oggi, con gli occhi della geologia e delle scienze moderne.

La mostra sarà visitabile gratuitamente, nel rispetto della normativa anticovid, dal 2 Gennaio al 27 Febbraio 2022, presso la sala esposizioni del Museo Zannato, nei fine settimana (Sabato: 15-18:30 Domenica: 09:30-12:30, 15-18:30) e su prenotazione per gruppi e scolaresche.

Torna su Skip to content