Vengono esposti gli esemplari più significativi della collezione in base alle rocce in cui abitualmente si trovano: magmatiche, sedimentarie, metamorfiche.

  1. Nell’ambito delle rocce magmatiche si possono raggruppare i minerali in tre gruppi principali:
    • minerali delle vulcaniti triassiche, come il quarzo rosso di Campogrosso (Recoaro) e alcune zeoliti quali mordenite e ferrierite.
    • minerali dei basalti terziari che si rinvengono sia in nuclei granulari entro la roccia compatta (come l’olivina), sia nelle frequenti cavità dove formano sovente cristalli (zeoliti, fra le quali le splendide natroliti di Altavilla Vicentina ma anche il quarzo e la calcite).
    • minerali dei giacimenti minerari, solfuri misti di piombo, argento, zinco, ferro, rame, (più raramente antimonio, bismuto) e loro prodotti di alterazione come l’auricalcite del Monte Civillina (Recoaro); ossidi di ferro; silicati di manganese; argille da ceramica; barite; gesso.
  2. Fra i minerali delle rocce sedimentarie, si segnalano la celestina trovata spesso associata a coralli fossili nella zona compresa tra Montecchio Maggiore, Priabona e Monteviale, l’oro alluvionale trovato nelle sabbie del fiume Brenta e noduli d’ambra provenienti da Monte di Malo.
  3. I minerali delle rocce metamorfiche comprendono in particolare la brucite del Monte Pasubio (Posina), la xonotlite e la thomsonite di Spagnago (Cornedo Vicentino)
Basalto - Gambellara Foto: Monistier
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