28-03-2010 – 18-05-2010

16-03-2010

INCONTRI TRA NATURA E STORIA 2010

 

VISITA AL MUSEO DEI GRANDI FIUMI A ROVIGO E AL MUSEO MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI FRATTA POLESINE

Domenica 28 marzo ore 8.00

Al mattino visita guidata al Museo dei Grandi Fiumi, famoso per le ricostruzioni interattive e le eccezionali ambientazioni. Nel pomeriggio visita guidata al nuovo Museo Archeologico Nazionale di Fratta Polesine, ospitato nelle barchesse di Villa Badoer, opera di Palladio, che ripercorre la storia del villaggio protostorico di Frattesina, importante centro di lavorazione dell’osso-corno, del vetro e dell’ambra.

Ritrovo davanti al Museo G. Zannato – piazza Marconi 15, Montecchio Maggiore alle ore 8.00.

Pranzo al sacco o in pizzeria. Rientro previsto ore 18.00

Costi: adulti € 15 – ragazzi (sotto i 14 anni) € 10

Il costo comprende il viaggio in pullman e le visite guidate ad entrambi i Musei. E’ escluso il prezzo dei biglietti: € 1.50 per il Museo dei Grandi Fiumi (biglietto ridotto per gruppi); € 3,00 intero e € 1.50 ridotto (ragazzi sotto i 18 anni).

Per informazioni e iscrizioni: Museo di Archeologia e Scienze naturali “G. Zannato” tel. 0444-492565 (dott.sse Viviana Frisone e Annachiara Bruttomesso). Iscrizioni fino al 26-03-2010

In collaborazione con Amici del Museo G. Zannato.

 

 

FUOCO RACCOLTO, CONSERVATO E PRODOTTO: BREVE STORIA ANTROPICA DEL FUOCO

Giorgio Chelidonio

Giovedì 8 Aprile ore 20.30

SOVIZZO Auditorium Scuola Primaria – Via Alfieri, 3

La storia delle relazioni umane col fuoco affonda le radici nelle origini stesse degli ominini, ma le tracce del suo utilizzo sono difficili da rilevare, specie le più antiche quando il fuoco non veniva ancora acceso ma solo raccolto e/o conservato e trasportato. L’evoluzione di questo intrigato insieme di strategie e tecniche sembra racchiusa, ma spesso trasfigurata, nei miti e nelle leggende di molti popoli europei e non, la cui stessa memoria recente è ricca di suggestioni e soluzioni evocative.

 

 

IL CAVALIERE DI CAVA POSCOLA DI ARZIGNANO: UN SOLDATO MERCENARIO NELL’ESERCITO ROMANO?

dott.ssa Elisa Possenti (Università di Trento)

Mercoledì 14 Aprile ore 20.30

ARZIGNANO Biblioteca Civica “G. Bedeschi”

Risale agli inizi degli anni ’90 la scoperta casuale di una sepoltura di cavaliere con cavallo effettuata ad Arzignano. Per quanto non completa la tomba, attribuibile alla metà del V secolo, si configura come un ritrovamento eccezionale nel panorama delle testimonianze altomedievali dell’intera penisola italiana. Sulla base del rituale funerario e dei materiali di corredo associati è infatti attribuibile ad un individuo di origine orientale molto probabilmente proveniente dalle steppe a nord del Caucaso. Nel corso della sua vita, scandita da un uso prolungato del cavallo, aveva avuto contatti, da una parte con la cultura degli Unni, dall’altra con quella romano-bizantina. La sua presenza nel territorio vicentino resta problematica anche se è probabile un suo collegamento con l’esercito romano.

 

ULTIME SCOPERTE SUI FOSSILI DI BOLCA

dott. Roberto Zorzin (Museo Civico di Storia Naturale di Verona)

Giovedì 15 Aprile ore 20.30

MONTORSO VICENTINO Biblioteca Civica – Via IV Novembre

Bolca, piccolo paesino dell’alta Val d’Alpone è conosciuto da quasi cinque secoli per i suoi fossili.

I fossili di Bolca costituiscono certamente un patrimonio scientifico e culturale mondiale, tanto che essi sono disseminati nei musei e nelle collezioni private di tutto il pianeta. Dopo la sospensione delle ricerche paleontologiche a Bolca, avvenuta nel 1988, il Museo Civico di Storia Naturale di Verona ha ripreso le indagini sul terreno. Infatti, a partire dall’estate 1999 la Sezione di Geologia e Paleontologia del Museo di Verona, con la consulenza operativa e tecnica della famiglia Cerato, ha aperto due cantieri di scavo in aree vicine tra loro: una a cielo aperto sul versante meridionale del Monte Postale, in comune di Altissimo (VI) e, l’altra, in galleria presso la famosa Pesciara. Tra le centinaia di reperti rinvenuti (pesci, piante, crostacei, insetti, ecc.), spesso stupendamente ben conservati, alcuni sono risultati nuovi per la Scienza.

 

 

IL MONDO DEI FUNGHI: BIODIVERSITA’ ED EVOLUZIONE

dott. Nicola La Porta (Fondazione Edmund Mach – S. Michele a/Adige (Trento)

Venerdì 16 Aprile ore 20.30

ZERMEGHEDO Sala Triscom – Via Michelangelo

La ricerca biologica in campo ambientale si è rivolta negli ultimi anni sempre più all’integrazione dei diversi parametri biologici per il monitoraggio degli ecosistemi tra cui il monitoraggio dei macromiceti rappresenta per la sua ricchezza e varietà di specie senz’altro una importante componente.

Negli ultimi 30 anni sono state fornite molte evidenze di un impoverimento della flora macromicetica in Europa.

La diversità fungina è una delle componenti della biodiversità meno investigate negli ecosistemi terrestri. Pochi dati sono disponibili circa il tasso di estinzione delle specie fungine ed è probabile che le specie scompaiano ad un tasso più elevato delle nuove descrizioni tassonomiche.

I ruoli ecologici dei funghi sono vari e complessi. Una panoramica dei gruppi micetici collegati a patologie forestali e la ricerca quasi ventennale di monitoraggio mimetico del Trentino sarà illustrata.

 

 

BIODIVERSITA’ DI CASA NOSTRA: MELE E PERE ANTICHE, PROPRIETA’ E UTILIZZO

Dott. Antonio Cantele (erborista, Asiago)

Martedì 20 Aprile ore 20.30

CASTELGOMBERTO Sala palazzo Barbaran

La serata è dedicata alla scoperta e agli usi della frutta del passato. Conoscere è indispensabile per salvaguardare e valorizzare la biodiversità, bene prezioso lasciatoci in eredità dai nostri nonni.

Le vecchie varietà di meli e peri sono molto resistenti e pertanto dovrebbero trovare posto nei nostri “broli”. Durante la serata sarà possibile altresì degustare il sidro di mele e la tisana con bucce di mela e menta.

 

DIFENDERE LA BIODIVERSITÀ NATURALE ED AGRICOLA PER GARANTIRE UN FUTURO AL NOSTRO PIANETA

prof. Gianni Tamino (Università di Padova)

Martedì 11 Maggio ore 20.30

BRENDOLA Sala consiliare – Piazza Marconi, 1

La biodiversità è l’insieme delle forme viventi ed include le variazioni dai geni agli individui, alle popolazioni. Le attività umane stanno cambiando l’ambiente del nostro pianeta in modo profondo, a volte irreversibile, con la conseguente perdita di habitat e riduzione della biodiversità. È importante mantenere la biodiversità naturale perché in una popolazione di individui tutti uguali, di fronte ad un cambiamento ambientale o ad un’epidemia, o tutti gli individui della popolazione riescono a sopravvivere o non ne sopravvive nessuno. In natura le strategie evolutive tendono ad evitare questa logica da “roulette russa”. D’altra parte ogni attacco alla biodiversità è un rischio per il mantenimento degli equilibri naturali di un ecosistema e ciò vuol dire porre in pericolo tutti i viventi del nostro pianeta. Ma anche la biodiversità agricola è indispensabile per sfamare la popolazione umana.


ALLA SCOPERTA DELLA BIODIVERSITÀ. L’ESEMPIO DELLE ORCHIDEE SPONTANEE

Daniele Doro (Gruppo Italiano Ricerca Orchidee Spontanee)

Giovedì 13 Maggio ore 20.30

TRISSINO Palazzo ex Municipio – Piazza del Municipio, 1

Conferenza con proiezione delle specie presenti sui Colli Berici e presentazione di Epipactis autumnalis, specie nuova per la scienza, scoperta nel territorio di Trissino.

Le orchidee spontanee sono spesso indicatrici di naturalità del territorio, la conservazione della biodiversità deve essere pertanto un impegno di tutti. Salvaguardando la biodiversità degli habitat possiamo garantire un futuro a questi spettacolari fiori, frutto di fenomeni evolutivi unici nel regno vegetale.

 

PIPISTRELLI, ALLEATI SILENZIOSI

dott. Michele Ferretto (coop. Biosphaera)

Sabato 15 Maggio ore 20.30

MONTECCHIO MAGGIORE  Sala Civica – Corte delle Filande

Pipistrelli è il nome comune per identificare un gruppo di mammiferi, i chirotteri (dal greco keir, mano e pteron, ala) caratterizzati da adattamenti e stili di vita particolari e affascinanti. Ampiamente protetti da leggi internazionali e nazionali, scontano tuttavia negli ultimi decenni un declino dovuto a diverse cause tra le quali l’uomo gioca un ruolo importante. Nell’Anno Mondiale della Biodiversità, un viaggio tra storia evolutiva, le specie del nostro territorio, i progetti dei Musei Vicentini per lo studio di questi fragili alleati.

Una breve escursione nei dintorni del Museo permetterà di ascoltare, attraverso l’uso di strumenti di ricerca, i segnali di orientamento e di caccia, descrivere le specie presenti e i metodi utilizzati per il loro studio in natura.

 

 

I VENETI ANTICHI: NOVITÀ E AGGIORNAMENTI

dott.ssa Angela Ruta

Martedì 18 Maggio ore 20.30

MONTEBELLO Biblioteca Civica – Piazzale Cenzi, 7

 

Il quadro delle conoscenze sul primo millennio a.C. è in continua trasformazione grazie alle scoperte archeologiche che si susseguono nel Veneto. Molti sono gli aspetti su cui le novità gettano una luce diversa e molti gli studi che modificano la tradizione già nota.

L’organizzazione urbanistica avanzata delle città, da Este, a Padova, a Oderzo, si manifesta attraverso le evidenze di tracciati stradali, di quartieri artigianali, di zone cimiteriali finora ignote, ma non solo: un vero e proprio sistema di segnali di confine va emergendo dal rinvenimento di cippi, iscritti e non, e talvolta dai contesti che li circondano. Anche sui moduli abitativi delle case sono disponibili dati aggiornati che consentono una lettura più chiara della vita quotidiana, mentre nell’ambito dei riti funebri nascono domande inquietanti sulla presenza dei sacrifici umani.

L’individuazione e lo scavo di nuove aree sacre, da Este ad Altino infine, allarga gli orizzonti della sfera del culto, evidenziando un vero e proprio pantheon dei Veneti molto più ricco e articolato di quel che non si sapesse fino ad una decina di anni fa. Di questo e di altro la conferenza vuole raccontare.

 

VISITA ALLA MOSTRA “INCA. ORIGINE E MISTERI DELLA CIVILTÀ DELL’ORO”

Domenica 9 Maggio 2010

Al mattino visita al centro storico di Brescia,  ai resti archeologici di Piazza del Foro e al Castello che raggiungeremo attraverso l’antico e caratteristico percorso pedonale tra torri, fosse e camminamenti sotterranei.  Nel pomeriggio, visita guidata alla mostra “INCA. Origine e misteri della civiltà dell’oro”, eccezionale per i reperti esposti, con breve visita al Museo di Santa Giulia.

Ritrovo davanti al Museo G. Zannato – piazza Marconi 15, Montecchio Maggiore alle ore 8.00.

Pranzo al sacco o in pizzeria. Rientro previsto ore 18.30

Costi: adulti € 25  –  ragazzi (sotto i 14 anni) € 15

Il costo comprende il viaggio in pullman, l’ingresso alla mostra e al museo con  visita guidata.

Per informazioni e iscrizioni: Museo di Archeologia e Scienze naturali “G. Zannato” tel. 0444-492565 (dott.sse Viviana Frisone e Annachiara Bruttomesso). Iscrizioni fino al 2/04/2010

In collaborazione con Amici del Museo G. Zannato.

Le quote di partecipazione alle gite sono state ridotte grazie al contributo del Comune di Montecchio Maggiore e dell’Associazione Amici del Museo G. Zannato.


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