Since 1994, the museum has published its own scientific journal, Studies and Research, as well as a number of monographs and articles of a naturalistic or archaeological nature.
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2010
Beschin C; Busulini A; Tessier G
CROSTACEI DECAPODI DELL’EOCENE MEDIO (BARTONIANO) DI SOAVE (VERONA - ITALIA NORDORIENTALE) Journal Article
In: Studi e Ricerche, no. 17, pp. 11 - 28, 2010, ISSN: 1127-3100.
Abstract | Links | BibTeX | Tags: Anomura, Brachyura, Crustacea, Eocene, NE Italy, Taxonomy
@article{nokey,
title = {CROSTACEI DECAPODI DELL’EOCENE MEDIO (BARTONIANO) DI SOAVE (VERONA - ITALIA NORDORIENTALE)},
author = {Claudio Beschin and Alessandra Busulini and Giuliano Tessier },
editor = {Associazione Amici del museo and Museo Civico "G. Zannato"},
url = {https://www.museozannato.it/02beschin/},
issn = {1127-3100},
year = {2010},
date = {2010-12-31},
urldate = {2011-12-31},
journal = {Studi e Ricerche},
number = {17},
pages = {11 - 28},
abstract = {Viene descritta una nuova fauna di decapodi fossili rinvenuta a Soave (Lessini veronesi) in livelli della parte fi nale dell’Eocene medio (Bartoniano): è costituita dalla nuova specie di anomuro Eocalcinus albus sp. nov. (Diogenidae Ortmann, 1892) e da 15 forme di brachiuri appartenenti ai generi Lophoranina Fabiani, 1910, Ranilia H. Milne-Edwards, 1837, Raninoides H. Milne Edwards, 1837 (Raninidae De Haan, 1839), Calappilia A. Milne Edwards, 1873 (Calappidae De Haan, 1833), Lobonotus A. Milne Edwards, 1863, Titanocarcinus A. Milne Edwards, 1863 (Tumidocarcinidae Schweitzer, 2005), Harpactoxanthopsis Via Boada, 1959 (Zanthopsidae Via Boada, 1959), Magyarcarcinus Schweitzer & Karasawa, 2004 (Goneplacidae MacLeay, 1838), Periacanthus Bittner, 1875 (Epialtidae MacLeay, 1838), Micromaia Bittner, 1875 e Mithracia Bell, 1858 (Majidae Samouelle, 1819) con Mithracia soavensis sp. nov. L’associazione ha un’età intermedia tra quelle più note del Luteziano dei Lessini orientali e del Priaboniano dell’Ungheria con le quali mostra evidenti affi nità. Meno chiari i rapporti con le faune dell’Eocene superiore del Veneto. Viene segnalata la presenza di Lophoranina marestiana avesana Bittner, 1884 probabilmente una forma endemica dell’area veronese. Viene confermata la attribuzione a Titanocarcinus A. Milne Edwards, 1863 di T. euglyphos Bittner, 1875.},
keywords = {Anomura, Brachyura, Crustacea, Eocene, NE Italy, Taxonomy},
pubstate = {published},
tppubtype = {article}
}
2009
Beschin C; Busulini A; Tessier G
THE DECAPOD CRUSTACEANS FROM THE UPPER EOCENE OF PARONA (VERONESE LESSINI - NE ITALY) Journal Article
In: Studi e Ricerche, no. 16, pp. 5 - 22, 2009, ISSN: 1127-3100.
Abstract | Links | BibTeX | Tags: Anomura, Brachyura, Crustacea, Eocene, NE Italy, Taxonomy
@article{,
title = {THE DECAPOD CRUSTACEANS FROM THE UPPER EOCENE OF PARONA (VERONESE LESSINI - NE ITALY)},
author = {Claudio Beschin and Alessandra Busulini and Giuliano Tessier},
editor = {Associazione Amici del museo and Museo Civico "G. Zannato"},
url = {https://www.museozannato.it/pag_05-22/},
issn = {1127-3100},
year = {2009},
date = {2009-12-31},
urldate = {2009-01-01},
journal = {Studi e Ricerche},
number = {16},
pages = {5 - 22},
abstract = {I crostacei decapodi dell’Eocene superiore di Parona (Lessini veronesi - Italia nordorientale) Viene analizzata e descritta una piccola fauna di decapodi fossili rinvenuta in livelli dell’Eocene superiore affioranti a Parona, località situata a Ovest di Verona, nell’ultima parte della valle di Negrar. I crostacei provengono da livelli marnosi grigio-verdastri o giallastri senza stratificazione evidente, ricchi anche di foraminiferi (abbondanti le discocicline), melobesie, molluschi (soprattutto ostreidi), briozoi, echinidi e frammenti di coralli; l’associazione fossile indica un ambiente neritico poco profondo. La conservazione dei resti in alcuni casi non è buona: il materiale studiato consiste in propodi di chelipedi e carapaci dalla cuticola talvolta alterata e incompleta o anche rappresentati solo dal modello interno. E’ stata riconosciuta un’unica forma di anomuro attribuibile a ?Xylopagurus A.Milne Edwards,1880 (Paguridae Latreille, 1802): probabilmente si tratta della prima segnalazione del genere allo stato fossile; è rappresentato da un propodo di chelipede nettamente più corto di quello delle forme attuali ma dotato della caratteristica spina sviluppata sull’angolo dorso-distale che doveva spingersi al di sopra della base del dattilo. Tra i brachiuri sono state identificate le seguenti specie: Kromtitis bicuspidatus sp. nov. e Noetlingia veronensis (Bittner, 1886) (Dromiidae De Haan, 1833), Lophoranina laevifrons (Bittner, 1875) (Raninidae De Haan, 1839), Calappilia dacica Bittner, 1893 (Calappidae De Haan, 1833), Lobonotus sommarugai sp. nov. e Paronacarcinus spinosus gen. nov., sp. nov. (Tumidocarcinidae Schweitzer, 2005), Mithracia sp. (Majidae Samouelle, 1819), Phrynolambrus corallinus Bittner, 1893 (Parthenopidae MacLeay, 1838), Palaeograpsus inflatus Bittner, 1875 (Panopeidae Ortmann, 1893), Phlyctenodes tuberculosus A. Milne Edwards, 1862 (Xanthidae MacLeay, 1838). La presenza di Kromtitis bicuspidatus sp. nov., caratterizzato dalla parziale fusione della coppia mediale di tubercoli epibranchiali, conferma la grande diffusione del genere nell’Eocene negli antichi mari del Veneto dove probabilmente è comparso e si è differenziato. La piccola specie Lobonotus sommarugai sp. nov. e L. granosus (Beschin, Busulini, De Angeli, Tessier, 2002) comb. nov. hanno permesso di confermare la presenza del genere Lobonotus A. Milne Edwards, 1863 in Europa. Paronacarcinus gen. nov., abbastanza simile a Titanocarcinus A. Milne Edwards, 1863, è caratterizzato da quattro denti sui margini anterolaterali, due fessure orbitali aperte, regione meso-metagastrica pentagonale molto allungata con tubercoli disposti a V, solco trasversale che separa le regioni gastriche ed epibranchiali da quelle cardiaca e branchiali posteriori, parte posteriore del carapace depressa e tubercoli appuntiti distribuiti sulle varie regioni. Accanto a forme descritte solo per l’Eocene dell’Italia nordorientale, all’interno della fauna di Parona sono presenti anche specie, come Phrynolambrus corallinus Bittner, 1893 e Calappilia dacica Bittner, 1893, reperite anche in Ungheria e Transilvania (Romania), che mostrano una maggiore diffusione all’interno della Tetide, e, per quanto riguarda la seconda che è nota pure in Inghilterra, anche in bacini dell’Europa settentrionale. Gli esemplari studiati sono conservati presso il Museo Civico “G. Zannato” di Montecchio Maggiore (Vicenza).},
keywords = {Anomura, Brachyura, Crustacea, Eocene, NE Italy, Taxonomy},
pubstate = {published},
tppubtype = {article}
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